Bentornati carissimi viaggiatori di passioni, oggi vi raccontiamo cosa vedere a Venzone nel borgo più bello d0Italia
Venzone è stato il borgo dei borghi 2017, il paradiso al profumo di lavanda tra le prealpi carniche: Venzone.
Venzone si trova nel Friuli Venezia Giulia incastonato tra le montagne, l’atmosfera è magica e tutto ciò che, in esso è racchiuso, è sicuramente imperdibile.
Avevamo già parlato di cosa vedere in Friuli Venezia Giulia e dei borghi di Pofabbro, Tamar e Palcoda, tutti molto unici, incredibili, particolari e suggestivi.
Ma a Venzone: cosa vedere nel borgo più bello d’Italia?
Sono molteplici le attrazioni da vedere a Venzone nominato il borgo più bello d’Italia, da quelle più naturali, ai monumenti storici e a ritrovamenti curiosi, oltre alla mostra permanente dedicata al terremoto del 1976 “Tiere Motus” che colpì duramente anche questo paese. Vi lascio qui tutte le info per la visita.
Venzone è un gioiello tra le montagne, tutto in questo borgo ti innamora e ti rilassa. L’aria è fine e ottima per chi soffre di mal di testa cronico.
Si può perdersi in questo borgo bomboniera a ridosso delle montagne, dove l’atmosfera è davvero suggestiva per un sacco di buone ragioni.
Leggi di più su Venzone: cosa vedere nel borgo più bello d’Italia nel prossimo paragrafo.
Venzone: cosa vedere nel borgo più bello d’Italia
Non so se voi siete mai stati a Venzone e quale sia stata la vostra impressione appena arrivati, noi lo avevamo spesso sentito nominare in televisione e la nostra prima impressione è stata strana.
Venzone ha un’origine preistorica, è stata abitata poi da primi insediamenti romani e celti.
Il suo nome ha origini prelatine, compare la prima volta nel 923 d.c..
Da un’analisi etimologica, il nome sembra risalire a corso d’acqua e pare quindi si riferisca al nome del torrente Venzonassa che già all’epoca passava da quelle zone.
In un primo momento siamo rimasti straniti perchè ce lo aspettavamo più grande, invece è un paesino raccolto tra le mura costruite ancora durante il patriarcato di Aquileia, quando Venzone era un feudo.
Lo scopo era di difenderlo dagli attacchi esterni perchè era in una posizione strategica per gli scambi commerciali in quanto era dogana fino alla Repubblica della Serenissima che spostò il confine a Pontebba. Lì inizio la decadenza di questo centro.
Numerose e violente furono le lotte contro Gemona per la supremazia del territorio.
Il periodo di massimo splendore della cittadina fu attorno al 1300 grazie proprio alla dogana e al mercato cittadino punto di scambi commerciali vitali per l’economia del posto.
Il terremoto del 1976 colpì molto duramente anche questo borgo e molti monumenti storici del centro risalenti al medioevo vennero perduti, solo il palazzo comunale, in stile tardo gotico, venne ristrutturato e ricostruito.
Curiosità sulla città
Ricordiamo che questo luogo è stato nominato monumento nazionale agli inizi degli anni 60, inoltre il borgo è stato dichiarato anche “villaggio ideale dove è bello vivere” dalla Comunità Europea e dalla rivista Airone.
A rendere Venzone ancora più speciale è anche il fatto che, questo luogo, è stato lo scenario della serie televisiva “Il commissario Montalbano”. L’episodio intitolato “L’altro capo del filo”, è in piccola parte ambientato nell’immaginario borgo di Bellosguardo, che nella realtà è Venzone.
Il duomo
Il duomo in stile gotico dedicato a Sant’ Andrea apostolo è stato costruito nei primi anni del trecento da mastro Giovanni detto Griglio da Gemona, il medesimo architetto del duomo di Gemona. Suggestive all’esterno le guglie e i vari bassorilievi sulla vita del Cristo.
All’interno segnaliamo l’opera che ci è piaciuta di più e cioè il Compianto sul cristo Morto realizzato nel 1530 con otto statue in legno dorato.
DI particolare interesse alcuni affreschi risalenti al XIV secolo così come il fonte battesimale e le acque santiere.
Il Duomo fu completamente distrutto dal terremoto e ricostruito con la tecnica dell’ anastilosi cioè una tecnica usata dagli archeologi per i restauri ricomponendo l’edificio così come era utilizzando le pietre originarie.
Una tecnica davvero ardua ma che ha avuto sicuramente risultati più che soddisfacenti riportando a noi la bellezza del Duomo distrutto.
Gli orari di visita al duomo sono tutti i giorni dalle 8,30 alle 17.
La cripta di San Michele e le mummie di Venzone
La cripta di San Michele è un edificio costruito per ospitare le 5 mummie ritrovate nel cimitero del Duomo, risalgono da un periodo compreso dal 1348 al 1881 anni in cui il cimitero fu bonificato e portato nel posto dove si trova ancora oggi.
La mummia più antica “il Gobbo” risale al 1647.
Il processo di mummificazione dei corpi è avvenuto grazie alle particolari condizioni climatiche che hanno fatto sviluppare una muffa che ha contribuito a conservare i corpi.
Questo ritrovamento è stato un grande contributo antropologico che ha permesso agli studiosi di comprendere come vivevano gli uomini del passato in questa zona.
Prima del terremoto le mummie erano conservate in un numero maggiore nella cripta superiore. L’evento sismico ha fatto cadere l’edificio ma le mummie sono rimaste indenni e sono state traslate nella cripta di San Michele.
Sono visitabili tutto l’anno con il seguente orario: estivo 09.00-19.00 invernale 09.00-17.00,
Per accedere in questo luogo e vedere questi ritrovamenti curiosi ricordate di acquistare il gettone di 2 euro dal tabacchino del centro non molto lontano dalla cripta.
Si scende con una scala a chiocciola stretta, fate attenzione.
Cosa vedere a Venzone: il borgo più bello d’Italia.Escursioni nei dintorni
Se vi va di passeggiare o di lanciarvi in un’avventura naturalistica, vi ricordo che Venzone sorge vicino al parco delle Prealpi Giulie vi lascio qui il link con tutte le informazioni e le iniziative di questa bellissima oasi naturalistica che contiene un sacco di specie di animali.
Durante queste camminate troverete molte chiesette di montagna che vi accompagneranno durante l’esplorazione di questi luoghi suggestivi.
Cosa degustare? Dove fare shopping?
Una passeggiata mano nella mano nel borgo, un po’ di shopping in centro.
Potrete muovervi tra suggestivi negozi di prodotti artigianali fatti con il legno, il negozio di lavanda e prodotti locali biologici.
Tutto a Venzone sa di natura, benessere e prodotti della terra: assaggia un gustoso succo ai mirtilli rigorosamente bio oppure miele, formaggi e liquori. Ti perderai in un mondo di sapori tra le montagne davvero eccezionali.
Perchè non fermarsi in un ristorante del centro per una pausa mangereccia?
Ti consigliamo di provare il Frico e polenta (formaggio fuso con le patate) in tutte le sue versioni, con speck, funghi, cipolla.
Qualche primo piatto divino come i Cjarsons con i funghi (tortelli tipici friulani) oppure la brovade piatto tipico friulano fatto di rape macinate nel vino per accompagnare la carne, il muset (cotechino).
Per finire in bellezza perchè non assaggiare un buon strudel caldo con crema alla vaniglia?
DI certo in questi luoghi la buona cucina non mancherà!
La festa della lavanda
La festa della lavanda viene svolta verso il 10 di agosto e dura due giorni.
Un sacco di bancarelle affollano il paese per vendere prodotti di tutti i tipi a base di lavanda. Personalmente suggerisco il balsamo per le contratture , molto forte come l’arnica e adatto a chi soffre di cervicali.
Buono anche il dopobarba o balsamo alla lavanda, adatto per le pelli più sensibili. e per chi soffre di decuperosi
Nella coltivazioni della lavanda non è impiegato l’uso di diserbanti e alcune aziende del posto hanno iniziato un progetto nella coltivazione esteso poi in tutta Italia per preservare il territorio e le api che amano ronzare attorno a questi fiori.
La festa viene svolta con alcune cerimonie caratteristiche, dove le bambine indossano coroncine di lavanda e tutto il paese si tinge di viola per celebrare questo semplice e romantico fiore.
Cosa vedere nelle vicinanze?
Sicuramente Gemona, la città più colpita dal terremoto e completamente costruita con la volontà dei suoi abitanti.
Avevamo già parlato di Gemona, come città dove si può ammirare lo yarnbombing a Natale qui e non solo, ma vi lasciamo comunque qualche indicazioni e qualche foto.
Oltre al centro e alla loggia del municipio, la cosa che ci è piaciuta di più è la chiesa colpita dal terremoto e mai più ricostruita.
Sulle sue scale sono dipinte delle terzine dantesche dell’inferno che hanno davvero un grande impatto emotivo per qualsiasi visitatore.
Oltre a questo consigliamo di visitare anche il Duomo e il museo degli oggetti sacri.
Come arrivare a Venzone
In auto
Da Tarvisio: Venzone si trova a circa 65 km dai confini con l’Austria e la Slovenia ed è facilmente raggiungibile in auto percorrendo la S.S.13 Pontebbana o l’autostrada A23 Alpe Adria uscendo al casello di Amaro-Carnia per immettersi poi sulla SS13 Pontebbana in direzione di Udine.
Da Udine: il Comune di Venzone dista 35 km da Udine e quasi 100 km dalle principali località balneari di Grado e Lignano; è possibile raggiungere Venzone in autostrada A23 Alpe Adria scegliendo l’uscita Gemona-Osoppo oppure percorrendo la statale S.S.13 Pontebbana in direzione Tarvisio.
In treno o in autobus
Arrivare a Venzone con i mezzi pubblici è molto comodo grazie a una linea ben servita, sia con il treno che con il bus e alla vicinanza della stazione ferroviaria (circa 250 m) e della fermata degli autobus (circa 150 m) con il Centro Storico, entrambe sono raggiungibili a piedi in pochi minuti.
Per conoscere gli orari e i dettagli di ogni singola tratta consigliamo di visitare il sito di Trenitalia e il sito degli autobus
Venzone con le emozioni
Venzone è la parte di te che rimane agganciata al genuino, al buono, al vero nei tornanti della vita.
La montagna vigila e tramuta le tue emozioni ribelli in docili sentimenti espressi in una cornice naturale, di purezza e d’amore per la terra, la storia, la vita.
Qui puoi perdere la tua anima senza temere che si smarrisca tra il verde della natura, il ricordo del passato e la forza del presente.
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