Bentornati viaggiatori di passioni,
Soffocati, rinchiusi, preoccupati, zitti, scontenti, in fila, pazienti. Tutti sentimenti che come colla stanno attaccati al nostro sentire quotidiano.
Alla fine cosa c’è?
C’è la rinascita, la rivincita, il riscoprire lento di tutto ciò che ci circonda.
Allora via, scopriamo nuovi posti, nuovi luoghi
Abbiamo tutti bisogno di tornare a sognare, sia pensando a quello che faremo quando tutto quello che stiamo vivendo sarà finito, sia tornando a guardare i posti vicini a noi, come opportunità di benessere per nulla scontate.
Ho scelto per voi due borghi ormai disabitati che rimangono presenti però nel bosco di Tramonti di Sotto in provincia di Pordenone.
Qui il tempo dell’uomo sembra essersi fermato per lasciare spazio a quello della natura che ha inglobato piano piano tutto ciò che è rimasto di questo insediamento umano ricoprendolo con le sue piante, il suo verde smeraldo, quasi per porvi tenerezza, misericordia e conforto.
Non esiste un posto migliore per passare divertenti avventure insieme, scoprire posti insoliti, sentirsi avventurieri coraggiosi che sfidano vetusti fantasmi, inerpicarsi su per i monti in cerca di segreti, di cascate nascosti, habitat praticamente intatti e lasciarsi completamente abbagliare da questi posti.
Ma qual è la storia di questi due borghi?
Il borgo di Palcoda, anticamente è stato abitato dalla famiglia Moruzzi e Masutti ed è stato abbandonato già prima della seconda guerra mondiale, è stato usato dai partigiani come nascondiglio nella seconda guerra mondiale.
E’ ancora possibile visitare solo la chiesa, dedicata a San Giacomo e ristrutturata nel 2011.
Il borgo di Tamar invece, è stato abitato fino agli anni 50.
Entrambi i borghi sono visitabili tramite escursione e si trovano in mezzo ad un bosco.
Per strada nel borgo di Tamar è possibile fare una sosta nel bivacco G. Varnerin sempre accessibile e attrezzato con stufa.
La camminata non è difficile a meno che non si devi per la cascata segreta del Pisulat, in questo caso bisogna fare i conti con i guadi del torrente Chiarzò che dopo la pioggia risultano difficili.
Trovare l’imboccatura per il sentiero non è difficile basta arrivare nella piazza del paese a Tramonti di Sotto e poi dirigersi verso la località Comesta e prendere il sentiero CAI 831a, che permette di salire il bosco fino a 600 m. Portate con voi una mappa o un gps.
Seguite poi le indicazioni dei sentieri per Palcoda e Tamar.
Un’ esperienza nuova, fresca e rigenerante, adatta a tutti anche a chi non è pratico del trekking.
Un momento magico per chi vuole davvero perdersi in un’atmosfera da fiaba, coperti e immersi nel rassicurante verde, nel morbido profumo di erba e di foglie fresche .
Lontano da assordanti pensieri, da assilanti preoccupazioni sul futuro o sul passato che ritornano alla mente in modo goffo come il battito di ali di una gigante falena.
Se volete tagliare, dimenticare oppure sognare, progettare andare avanti non perdetevi questa passeggiata che vi riserva davvero moltissime sorprese.
In fondo, se ti piace viaggiare e ultimamente ti senti in trappola, non perdere la speranza, ti viene in soccorso: l’Italia in boccetta….elisir di lunga vita di emozione e avventura.
Alla prossima puntata!!
Guardati il video qui sotto potrai vedere tutta la camminata che ti aspetta e tutte le bellezze naturali di cui ti ho parlato!!
Bello il video di tramonti di sotto
L’ho preso dal web da you tube non è assolutamente merito mio.
Non conoscevo questi posti …una buona proposta per una passeggiata rilassante!
Non conoscevo questi posti …una buona proposta per una passeggiata rilassante!
comunque grazie, grazie a tutti per i vostri commenti….
Spettacolare sia l’articolo che il video. C’e’bisogno di sperare e sognare in questo periodo. Grazie Paola
Grazie a te Sonia!!
Belli i video!! Tramonti di sotto è più intrigante per i miei gusti. La natura è meravigliosa e se lasciata fare si riprende i suoi spazi. Grazie Paola per avermi fatto rivivere passeggiate simili già fatte e che ora penso potrò fare solo attraverso video.
Grazie Ida sono convinta che tornerai presto a fare quelle passeggiate. Tieni duro!!
In quei borghi son stato circa 32 anni fa,è emozionante rivedere quei luoghi. Mi viene la nostalgia di ritornare, sopratutto perché è stato spiegato in modo magistrale.