Bentornati viaggiatori di passioni,
Una rubrica dedicata ai film, perché viaggiare dentro le passioni significa anche questo. Ultimamente siamo un po’ costretti a viaggiare in questo modo ma,il cinema,anche se dal divano, rimane pur sempre una passione della sottoscritta.
Certo a casa tutto il giorno e poi alla sera ecco che qualcuno pronuncia la fatidica domanda:
Che film guardiamo stasera?
Oggi mi sento di consigliare un film in cui mi sono imbattuta per
caso, senza tanto ricercarlo, proposto in seconda serata in un week end
piovoso:
The walk: la storia di Philippe Petit.
Mi sono accorta poi che in questi tempi lo trasmettono spesso sui canali Rai premium, Rai 5 e via dicendo.
Questa pellicola racconta la storia di Philippe Petit un funambolo autodidatta francese degli anni settanta ancora vivente.
Perché mi ha incuriosito questo film?
Dopo aver passato del tempo a Parigi ad allenarsi a camminare su un
filo sospeso grazie all’ aiuto del suo maestro e dei suoi amici Philippe aveva un grande sogno.
Non era contento di esser stato arrestato per aver camminato su un filo sospeso sul tetto di Notre Dame, voleva di più…..voleva sfidare l’impossibile e camminare su un filo sospeso in cima alle torri gemelle di New York appena si fosse terminata la loro costruzione.
Così fece il 7 agosto del 1974 dopo aver passato molto tempo per studiare il piano.
Il film è non solo un ricordo dell’impresa storica di questo artista di strada ma anche un tributo implicito alle torri gemelle.
La regia diviene spesso nostalgica, evocativa e melanconica quando si sofferma sulla veduta di queste torri che ormai non esistono più.
Nel finale poi si vogliono ricordare come eterne anche grazie a questo artista che su di loro ha compiuto un’impresa di grande coraggio.
Philippe Petit ha scritto nella sua vita diversi libri sul funambolismo e su come sfidare le altezze.
Un personaggio particolare, artistico eclettico a tratti anarchico attratto dal vuoto del cielo e dal voler perdersi dentro le nuvole.
Un uomo sui generis che ha contribuito a rendere le torri appena costruite più vicine agli abitanti di New York.
Un film da vedere per perdere il respiro e sobbalzare quando si segue il protagonista, mentre si perde nei macchinosi piani illegali in nome dell’arte, fatti da un uomo testardo e coraggioso, con la complicità dei suoi amici.
In questo film mi piace come l’arte sia così indissolubilmente legata alle emozioni della vita,
fare arte significa produrre e celebrare emozioni intrecciate come su un tappeto d’oro con i fili della nostra esistenza.
Non sempre si vede una storia di un personaggio così singolare e per questo lo reputo stimolante e lo consiglio.
Non mi resta che augurarvi: BUONA VISIONE.
Ah dimenticavo, qui sotto vi metto anche un breve documentario su questa storia vera.
Di solito, quando guardo un film tratto da qualche fatto realmente accaduto, mi piace documentarmi.
Inoltre se qualcuno ha già visto il film può apprezzare l’approfondimento.
Buon viaggio nell’emozione!!
Ti ringrazio Paola per avermi fatto conoscere questa incredibile storia!
Un viaggio nel passato che fa pensare…
Grazie a te per avermi seguito…..
Brava non potevi non cominciare con un film del genere.Philippe Petit un personaggio fuori dall’ottica del normale ,un essere a qui il thriller gli faceva un baffo.Grazie Paola.
Mi hai fatto morire da ridere grazie mille fedele lettore
Avevo già visto il film ed ero stata tutto il tempo con il cuore in gola. Phillippe avrà provato un’emozione adrenalinica irripetibile a quell’altezza. Senz’altro è riuscito nell’intento di stupirsi e stupirci. Troppa suspense per il mio cuore debole.
Cara lettrice….se troppo suspence ti fa male non esagerare, grazie comunque di aver letto il mio articolo. Un abbraccio