Bentornati Viaggiatori di Passioni,
oggi vi voglio parlare di Slovenia e di castelli romantici al confine e non solo. Vicino a Gorizia ci stanno dei paesini piccoli, insoliti ma ricchi di storia e cultura oltre a castelli davvero imperdibili.
Tutto questo lo vedremo oggi nel nostro itinerario che toccherò alcune mete in Slovenia proprio vicino al confine.
Slovenia castelli romantici al confine e non solo
Oggi sono davvero molto eccitata perché vi porterò in un luogo che non ho scoperto da molto, non è frequentemente pubblicizzato in internet come altri luoghi più conosciuti della Slovenia ed è secondo me un itinerario che dovrebbe essere d’obbligo per due semplici motivi:
- E’ giusto fare visita e conoscere luoghi che in passato sono stati italiani,
- Sono posti davvero bellissimi a un passo dal confine, un mix eccitante di scoperta, curiosità e mistero.
Iniziamo ad oltrepassare la città di Nova Gorica, centro di confine, dove spesso ci si rifornisce di benzina, si fa un buono shopping al centro commerciale QLandia oppure si passa il tempo a giocare e divertirsi nei diversi casinò di frontiera.
Fin qui, nulla di nuovo, ma in pochi sanno che non molto lontano da Nova Gorica sorge un castello romantico al confine con la Slovenia di epoca medievale, in cima a una rupe, dove sono stati ritrovati resti risalenti ad alcuni insediamenti umani dell’età del ferro.
Tenetivi pronti perchè in questo articolo parleremo di diversi castelli romantici al confine con la Slovenia.
Il castello si chiama Branik in Rifembergo (Rihemberk)
Il nostro primo castello romantico al confine in Slovenia si chiama Branik ed è uno dei castelli più antichi della regione Primorska.
In epoca di Covid non è aperto la domenica, ma anche solo vederlo da fuori è una grande emozione. La pagina di facebook ha attuato il 24 aprile un tour virtuale per vedere il castello all’interno. Per chi non avesse facebook, ne può vedere uno più ridotto qui sotto.
Il castello ha riaperto le sue porte ai visitatori il 25 luglio ed ora l’orario è seguente: sabato-domenica-giorni festivi dalle ore 10.00 alle 19.00 (in ottobre e novembre dalle 10.00 alle 18.00). Durante l’inverno il castello è chiuso, ma è sempre possibile visitarlo previo prenotazione. E’ possibile affittare il castello per cerimonie di matrimonio, feste di compleanno o altri eventi.
Sorge attorno ad infinite sfumature di verde, diverse passeggiate sono possibili nelle vicinanze sia a piedi che in bicicletta.
Questo castello è un tuffo di storia nel bosco, come i sassi quando cadono nel lago, rimbalzano e lasciano un alone di mistero attorno, definito da cerchi concentrici, così questo castello lascia nella nostra anima, lo stupore del passato, la magia di ciò che era, il tutto accompagnato da una natura selvaggia e fedele.
San Daniele del Carso (Stanjel) un altra meta romantica al confine.
Un borgo medievale che ha qualcosa di estremamente affascinante.
Appena si arriva si è catapultati in un clima antico, si può bere qualcosa nell’elegante corte del castello, che però non è visitabile.
All’esterno diverse signore vendono miele e rimedi alcolici naturali fatti in casa.
I più caratteristici: sciroppi e grappe al corniolo, una pianta che popola questa zona del Carso, a cui è dedicata anche una festa a fine agosto, in un paese vicino.
Diverse sono comunque le erbe curative che vengono raccolte in queste zone come iperico, valeriana, rosa canina etc..
Vi consiglio invece un miele all’eucalipto che viene prodotto qui simile al miele di Salvia, ma molto compatto, duro e ottimo per la tosse invernale.
Cose vedere nella zona del castello e non solo
Sotto il castello ci si perde in un giardino con alberi secolari, è davvero indescrivibile il profumo di bosco, di legno, di corteccia e di natura in cui si è immersi.
Le piante aromatiche della zona danno un tocco speciale a questa piacevole e possibile camminata sotto il castello.
Le viuzze del paese sono strette e hanno in loro una serie di fitti particolari della loro storia.
Il loro stile architettonico rivela il passato italiano, jugoslavo e austro ungarico, in un mix di stili suggestivi che circolano nell’anima e nel sangue mentre dalla cima della rupe si ha una vista mozzafiato sulla valle e sul confine.
La nostra bella Italia la si può vedere dall’alto, la si può ricordare nella storia, la si può ancora sentire nell’italiano parlato della gente del posto.
Fare questo itinerario è stato per me molto istruttivo ed eccitante. Ho capito che sono mille i pregiudizi che abbiamo di questi luoghi di confine, di passaggio. Spesso questi non sono abbastanza valorizzati e poco conosciuti. Se ci passate con la macchina perché siete diretti in Slovenia per qualche motivo, una fermata qui merita senza dubbio.
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Bello, peccato che il filmato non fa vedere l’interno. Grazie Paola per il lavoro che fai per noi.
Beh, io visito e viaggio per passione lo faccio volentieri non è un lavoro. Eh il filmato non può fare vedere tutto, sennò chi va a visitarlo?
Comunque grazie Ida che mi segui sempre