Bentornati carissimi viaggiatori di passioni,
Ho voglia di parlarvi di un viaggio che mi ha cambiato la vita, ora che siamo catapultati in un nuovo anno che è appena incominciato.
In un soffio, in un solo passo chiudiamo un anno difficile per tutti.
Un pensiero e un abbraccio lo mando a tutti coloro che nell’anno passato hanno perso qualcuno o qualcosa. Un sorriso immenso di conforto invece, lo invio per dire che la vita non si ferma e va avanti.
Per questo oggi vi parlo di un viaggio che mi ha cambiato la vita, perchè quando la macchina del mondo si riaccenderà, noi avremo bisogno di viaggiare e di muoverci per superare le nostre perdite.
Saremo ancora gli stessi?
Cosa rimane nei nostri occhi e nel nostro cuore quando la bufera sarà passata?
Ho scelto di parlare di un modo di viaggiare che a 20 anni mi ha permesso di vedere due capitali europee Parigi e Barcellona. Un viaggio che mi ha cambiato la vita.
Per fare questo tipo di viaggi serve avere una mente aperta e avere voglia di mettersi in ricerca di qualcosa, essere dei giovani dai 16 ai 35 anni (se accompagnatori anche di più), amare tante culture diverse, avere un buon spirito di adattamento e credere fermamente che la pace possa cambiare il mondo.
Benvenuto, capodanno in stile Taizè!
Non lo conosco me lo spieghi?
Certo! Ogni anno a capodanno i frati del piccolo villaggio di Taizè in Francia fondato da Frere Roger organizzano in una città europea un incontro di preghiera per i giovani per la pace. Ogni anno migliaia di giovani di religione cristiana ( quindi tutti i tipi di cristiani, cattolici, ortodossi, protestanti etc) che vengono da tutte le parti del mondo arrivano nelle varie capitali europee.
Le giornate sono cadenzate da incontri di preghiera e discussioni sulla pace (per minorenni accompagnati) in parrocchia.
Vengono ospitati o in stadi, palestre, asili e in famiglie dalla gente del posto che si mette a disposizione.
Qui sotto il video del piccolo villaggio di Taizè in Francia dove vengono fatti pellegrinaggi tutto il tempo dell’anno. Per maggiori informazioni clicca qui
Vi racconto il viaggio che mi ha cambiato la vita
Per capire la straordinarietà di questo viaggio dovete spalancare il cuore e pensare che tutto quello che vi serve è il vostro sacco e la voglia di incontrare nuova gente.
La cosa che mi ha cambiato la vita è sicuramente lo spirito di questo viaggio.
Parti e ti affidi a qualcuno di più grande di te nel cielo, quello di cui tutti abbiamo bisogno nei momenti più bui della nostra vita. Sali sulla corriera e sai solo che andrai a Barcellona o a Parigi o dove hanno deciso di ritrovarsi quell’anno e non sai nulla. Ci vai solo perchè cerchi qualcosa: un’emozione, un’avventura, un senso profondo, un incontro, visitare una città con occhi diversi oppure anche solo viaggiare risparmiando.
Ogni partenza inizia anche per un motivo futile a volte.
E poi…ecco quella cosa che ti cambia la vita perchè ti fa sentire parte di un tutto più grande di te.
Vieni accolto da Jean o Lolita nelle loro case quasi in centro dopo ore interminabili di attesa, dove provi lo smarrimento di essere smistato con 10000 giovani in mezzo a un groviglio di lingue straniere, non è sicuro che finirai in famiglia, potrebbe capitarti anche di dormire in uno stadio o in un asilo nido.
Parigi e Barcellona nel viaggio che mi ha cambiato la vita
E’ indescrivibile l’emozione che si prova quando arrivi a Parigi e non sai dove dormirai e Jean (che non sapevi neanche esistesse fino a 5 minuti prima) ti viene a prendere con la sua macchina e ti porta a casa sua quasi in centro, perchè vuole ospitare giovani che hanno deciso di passare il capodanno a pregare in modo diverso unendo tutte le religioni cristiane e tantissime lingue solo perchè credono che sia la pace la cosa più importante.
Così è successo anche a Barcellona da Lolita, che conoscevo da soli 5 minuti, ma già camminava con fare spedito e deciso parlando dell’acquisto della sua nuova borsa.
Una notte emozionante dove questa simpatica nonnina di 86 anni mi ha raccontato la sua vita mentre mi mostrava le foto di famiglia appiccicate alla sua lampada in salotto, mi ha parlato delle sue emozioni, mi ha chiesto cosa mi avesse spinto fino lì.
Avevo 20 anni e sinceramente visitare Barcellona con pochi soldi, avendo vitto e alloggio incluso, non era per niente male.
Cosa mi ha lasciato questo viaggio che mi ha cambiato la vita?
Ma certo quello che poi ho avuto nello spirito è qualcosa di molto più duraturo e grande. Quello che ti fa trasformare un viaggio in qualcosa che non ti dimenticherai mai perchè fatto di volti, di storie, di emozioni sfuggenti, di occhi lucidi, di fedi diverse eppure sempre uguali.
Insomma nei giorni successivi puoi visitare la città ma sei hai più di 18 anni devi dare una mano alla mensa per distribuire il cibo (sacchi con scatolette) a una miriade di gente che ti dice grazie in un sacco di lingue diverse, mentre la Tour Eiffel ti fa l’occhiolino.
Poi non ti devi dimenticare di partecipare ai raduni di preghiera. Ma se pensate siano noiosi, no non lo sono. Sono in stile Taizè uniscono tutte le religioni cristiane e si prega cantando in miriade di lingue diverse.
Il povero frére Roger, quando ha fondato questo ordine di frati, dopo la seconda guerra mondiale voleva unire i cristiani così ha pensato a incontri di preghiera che andassero bene per tutti. Teli arancioni, icone di Gesù, candele che si accendono insieme.
Il povero frate è stato assassinato nei primi anni del 2000 da uno squilibrato durante un incontro di preghiera.
Per comprendere meglio questi incontri ecco il video qui sotto
Pregando, visitando, lavorando, riflettendo, condividendo la vita con la famiglia e gli altri giovani in famiglia arriva il capodanno.
Come ho passato il capodanno in questo viaggio che mi ha cambiato la vita
E’ tradizione passare la mezzanotte pregando per la pace.
A Barcellona però Lolita non ha voluto assolutamente che mi perdessi la tradizione di mangiare i 12 chicchi d’uva a mezzanotte, anche se eravamo in chiesa, così ho fatto io ed altri giovani tra sorrisini e risate.
Il cenone si passa in casa e si organizza un menu con un piatto per ogni paese, si parla tanto delle proprie abitudini, si ride, si scherza, si condivide.
Così è successo a casa di Jean, dove noi italiani abbiamo preparato la pasta alla carbonara, i polacchi il primo e i francesi il dolce.
Ognuno con le proprie tradizioni e sapori, indissolubilmente insieme. Ci si conosce da poco, ma ci si sente un’unica cosa e poi via dopo la mezzanotte la festa nelle varie parrocchie.
I miei momenti più belli del viaggio che mi ha cambiato la vita?
Il primo dell’anno a Barcellona sono finita nel salotto ottocentesco di amiche di Lolita con ucraini, polacchi, spagnoli, francesi, a suonare canzoni lituane al piano e leggere poesie spagnole.
Perchè questo viaggio mi ha cambiato la vita?
Mi ha dato la chiave di lettura di ogni viaggio. Mi ha insegnato che la pace è possibile, guardarsi con occhi sinceri e buoni, senza giudicarsi l’uno con l’altro è qualcosa di assolutamente irrinunciabile, gustoso, imperdibile. Non è una sciocca utopia.
Una città è fatta di persone, di ospitalità, non solo di emozioni sterili a pagamento, di occasioni da non perdere. Ti può piacere pregare o no, certo, ma non ti puoi perdere quella gioia di scoprire e visitare posti importanti e farti scolpire i volti nel cuore.
Volti che ormai non ci sono più ma non mi dimenticherò.
Cosa mi ha insegnato questo viaggio che mi ha cambiato la vita?
Questo viaggio mi ha insegnato a costruire la pace quando si è diversi, perchè dopotutto, così diversi non siamo. Mi ha mostrato come vivere un’avventura come se fosse un cammino comune.
Mi ha insegnato quante occasioni di tramutare il mondo in un luogo migliore ci sia andando in un posto, solo vivendo.
Per me Barcellona non è Sagrada Famillia, las Ramblas o che altro.
Sono le colazioni con Lolita con il patè d’anatra, tanto spagnolo e tante emozioni condivise ad un tavolo.
Sono state le piccole cose a rendere l’esperienza indimenticabile in quanto intrisa di un brivido d’umanità meraviglioso.
Il viaggio per la città con la macchina del genero prima del cenone con tutta la sua famiglia sgranocchiando torrone, me lo ricordo ancora mentre visito altri luoghi e passeggio per andare in hotel e vedo le porte chiuse delle case, dove altre famiglie condividono il cibo.
Parigi non è il romanticismo della Tour Eiffel, ma è Jean che mi intrattiene con le sue canzoni, le sigarette, i problemi della sua vita e la gioia di ospitarmi comunque nonostante abbia una malattia terminale che gli dava ancora pochi mesi di vita.
A volte abbiamo bisogno di vivere un’esperienza con occhi diversi, senza programmare, ma lasciandoci andare.
Un viaggio all’avventura si ma con una gioia condivisa è molto meglio che perseguire individualismi sterili. Ora che la pandemia ci ha colpito lo capiamo di più e non ce lo vogliamo dimenticare.
Torino: incontro di Taizè 2020
Quest’anno a Torino erano attesi 15000 giovani che per la pandemia sono stati costretti a rimanere a casa ma, l’incontro si svolgerà lo stesso on line.
Guardalo sul canale di Taizè di Youtube qui per trovare tutte le info utili. E’ possibile iscriversi on line a dei gruppi con giovani da tutto il mondo.
Quello in presenza si svolgerà il prossimo anno sempre a Torino.
Intanto se vuoi capire meglio questo modo diverso di conoscere un luogo guarda il video dell’ incontro di preghiera di Madrid 2018.
C’ è un esercito invisibile di gente che non smette di credere e sperare anche in questo capodanno.
Anche se siamo soli, ammalati, stringiamoci da lontano, sogniamo di cambiare. Quando tutto sarà finito di essere più umani, perchè si sviluppi una cultura universale post-pandemia.
Perchè c’è un tour operator più grande di noi, chiamalo Dio, Allah, Budda, destino, caso.
Ci prepara la strada, ci accompagna e ci fa vivere un viaggio diverso, fatto di emozioni, di storie, di unione.
Abbiamo bisogno di contatto di anime in viaggio perchè la presenza fa la differenza nella scoperta di un luogo.
Molte volte è un’occasione per far nascere la pace tra i popoli, guardando insieme l’alba di un nuovo futuro. Abbiamo bisogno ora più che mai di rifare quei viaggi quel viaggio che mi ha cambiato la vita.
Buon 2021, cari amici.
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Bellissimo articolo, molto interessante complimenti
Grazie mille Dario sono contenta ti sia piaciuto!
Grazie Paola,con lo spirito in viaggio, ci hai fatto scoprire una realtà, la realtà di Taize’ e tutto il mondo che ci sta dietro.