Bentornati carissimi viaggiatori di passioni,
dopo Yarn bombing: quale città visitare a Natale, oggi vi porto in tre piccoli borghi per continuare il nostro itinerario delle feste con l’uncinetto: Yarn Bombing: viaggiando per l’Italia!
Proprio così perché sono innumerevoli, i piccoli borghi, in cui dilaga la passione per la lana, che serve sempre di più a creare una comunità e aggregazione tra gli abitanti, oltre a sostenere molte cause benefiche.
Un itinerario diverso che ti permette di ammirare lo Yarn Bombing viaggiando per l’Italia.
C’è davvero da stupirsi con quest’arte di strada che riveste le città valorizzandole!
Ora che non siamo ancora totalmente liberi di muoverci, abbiamo bisogno di una meta, di un’ispirazione, ecco perchè scegliere lo Yarn Bombing ed essere felici, viaggiando per l’Italia!
Partiamo allora per un altro dei tanti viaggi che faremo per scoprire attrazioni turistiche in compagnia della lana.
Yarn Bombing: viaggiando per l’Italia
Oggi vi proporrò tre piccoli paesi suggestivi, ognuno con le sue caratteristiche dal nord al sud Italia. Precisamente in Piemonte, Abruzzo e Sicilia.
Mi viene da dire: quanto sei bella Italia!
1) S.Vittoria d’Alba in provincia di Cuneo
Cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba?
- “Il turril” il turriglio, un’antica costruzione risalente all’epoca romana., il castello, parte di un complesso bastionato del XII secolo.
- cappella di san Rocco che ospita un’esposizione del botanico Bertero nato nel 1789 in questo paese. Nel giardino è possibile visitare la serra di Secil Yayla opera d’arte pubblica.
- La confraternità di San Francesco dove è ospitato un ciclo di affreschi del 1500 il più completo di tutta la zona.
Cosa mangiare e bere a Santa Vittoria d’Alba
I vini tipici sono: Nebbiolo d’Alba, Barbera d’Alba, Nebius, Langhe Favorita, Roero, Dolcetto d’Alba, Arneis, Arnus.
Tra i piatti più rinomati quelli fatti con il pregiato tartufo d’Alba.
Inoltre ricordiamo le specialità tipiche della cucina piemontese come il vitello tonnato, carne cruda, agnolotti e tagliatelle.
Viaggiando con lo yarn bombing a Santa Vittoria d’Alba
Santa Vittoria d’Alba un paese davvero speciale, curioso e particolare. Qui tante signore “le Uncinettine di zia Gabri”, questo il nome del circolo del paese , hanno allestito dei fantastici lavori all’uncinetto.
L’opera si è svolta all’interno di un’iniziativa del comune intitolata “Natale con l’albero” dove sono state coinvolte le scuole e tutta la comunità per l’ ideazione di tanti alberi diversi.
2) Atessa in provincia di Chieti
Cosa vedere ad Atessa?
- I quartieri storici del centro, l’ antica cattedrale di San Leucio risalente al 874 d.C sono visite da non lasciarsi sfuggire. Famosa è la leggenda del drago che non voleva che i due borghi di Ate e Tixa fossero uniti e che san Leuco sconfisse. Nella cattedrale pare sia conservato un osso di questo drago leggendario.
- il convento di san Pasquale realizzato nel 1430 da frate Tommaso da Firenze, la chiesa Madonna della Cintura, e parte inferiore alla “Madonna dei Raccomandati” restaurata nel 1545 e nello stesso anno sede della Confraternita dei Raccomandati .
- Oltre a quelli sopra citati ci sono davvero un sacco di piccole chiese sparse lungo la città nelle varie strade, oltre a palazzi come la villa comunale, la fontana di Giò Pomodoro ricostruita dopo la guerra, resti delle mura antiche che circondavano la città a scopo difensivo.
- il sito archeologico “Porcari” dove è stata rinvenuta la celebre statuetta del “Dio ignudo di Atessa” e altri resti di templi antichi.
- il museo Aligi Sassu un museo di arte contemporanea, monotematico unico in Italia dedicato alla grafica di Aligi Sassu, un pittore e scultore italiano antifascista (1912-2000).
- Suggeriamo inoltre una meta naturalistica che dista circa mezz’ora da Atessa la Riserva Naturale Lecceta Litoranea – Torino di Sangro . Potete così immergervi della natura più vera della Val di Sangro dove si trova questa autentica città.
Viaggiando con lo yarn bombing ad Atessa
Quest’ anno l’associazione Atessa Ventunesimo secolo per il secondo anno consecutivo si è adoperata a rivestire la città con opere ad uncinetto.
Lo yarn bombing ha ricoperto la città con opere che le conferiscono calore e trasudano amore. Tutto questo è stato realizzato dalle donne del paese e da uomini che le hanno supportate e aiutate nel loro progetto.
Il gruppo originario di uncinettine era di circa 90 donne, oggi a questo progetto hanno collaborato una trentina di signore.
Inoltre è stato realizzato anche un quadro che rappresenta uno dei simboli della città, ovvero, i fichi reali, a breve verrà sistemato su una parete del paese.
3) Augusta in provincia di Siracusa
Cosa vedere ad Augusta?
- Lo sbarcatore dei Turchi si chiama così perché sembra che in questa zona i Saraceni sbarcarono più volte per attaccare la fortificata Augusta. Il mare è davvero unico e il posto è davvero romantico.
- Il faro del capo di Santa Croce è una spiaggia rocciosa ma comunque frequentata da famiglie. Nelle acque si possono scorgere numerosi pesci.
- Sono consigliate passeggiate naturalistiche, in percorsi che includono aree archeologiche di grande interesse i cui reperti trovano collocazione nel Museo Regionale “Paolo Orsi” a Siracusa. Le passeggiate possono essere svolte tutto l’ anno. I percorsi sono stati recentemente valorizzati dall’amministrazione in collaborazione con associazioni di volontariato.
Le offerte storico culturali e non solo di Augusta
Da un punto di vista storico, culturale, Augusta offre una singolare concentrazione di:
- Fortificazioni, dal Castello Svevo al Castello aragonese di Brucoli, i forti Garzia, Vittoria e Torre Avalos nel porto megarese, il maestoso Hangar per Dirigibili che per la sua mole è unico in Europa.
- Numerose chiese meritano una visita con opere di estremo interesse, alcune persino assimilabili a firme dei più prestigiosi artisti siciliani: una Sacra Famiglia di Antonino Bova della fine del seicento nella chiesa dei mastri d’ascia di S.Giuseppe e una Adorazione dei Magi, copia di un Rubens custodito nel museo delle belle arti di Lione. Un seicentesco crocifisso di frate Innocenzo da Petralia nella chiesa della Grazia, oltre a pregevoli parati sacri e argenterie dei soppressi conventi e del monastero delle benedettine.
- La chiesa del Patrono S.Domenico, dalle linee neoclassiche con il suo pregevole corredo artistico e un braccio reliquiario che viene condotto in processione la vigilia della festa il 23 maggio. In occasione di questa festa si celebra una processione per ricordare la liberazione del Santo dalle armate ottomane.
Nei vicoli e nei rocchi di Augusta si respira ancora la memoria dei pescatori che rammendavano le reti o delle loro donne intente a preparare le conserve per l’inverno.
Girando per i ronchi di Augusta non può mancare una sosta per il pranzo nei numerosi locali per gustare primi piatti a base di pesce, “spaghetti con il nero di seppia”, olive condite con prezzemolo e carote. D’ estate non perdete la granita con brioche, godendo di panorami mozzafiato.
Viaggiando con lo yarn bombing ad Augusta
In conclusione
Ciao