Bentornati Viaggiatori di Passioni, oggi vi spiegheremo come scegliere la meta di viaggio con il cuore.
Scrivo perchè mi va di sfogarmi, trovo la scrittura una medicina per l’anima.
Spesso capita di essere indecisi sulla meta di viaggio, per quello vogliamo guidarvi e spiegarvi come scegliere la meta di viaggio. Senza pensare ai soldi, ma solo andando dove ci porta il cuore.
Senza pretese ho voglia di portarvi per mano nella mia mente, come se stessimo facendo una piacevole camminata per rilassarci un po’.
Non so a voi, ma a me capita spesso di avere i pensieri nel cervello che ronzano come pericolosi calabroni. Mi assalgono, mi pungono dappertutto: sull’ego, sui sogni, sul futuro.
La loro ora preferita d’attacco? La notte.
Come attaccano?
I pensieri calabroni partono nascondendosi dietro la lista delle cose da fare, si annidano scaltri dietro i codici, le password, le file, le incombenze. Poi escono a gruppi e partono all’attacco: ricordati le mascherine, i titoli del telegiornale, il collega insolente, il figlio/i insopportabile/i, la badante asfissiante, la vicina pedante, il familiare avvizzito. Infine dopo averti distratto e confuso , ti tramortiscono e qui: pungono!
Iniziano a ferirti l’ego, a giudicarti, a volte ti insultano, ti inacidiscono, ti infastidiscono, ti fanno ansimare e sudare.
Insomma vai avanti tu con la fantasia….
A volte sono proprio incontrollabili, cerchi di fare proprio di tutto perché se ne vadano, ma più li scacci e più ritornano, sempre più numerosi, sempre più nefasti, insidiosi, insolenti. Ronzano, sibilano, confondono, infastidiscono, stufano, annoiano.
Allora non ce la fai più e all’improvviso urli: BASTAAAAAA!!!!!
Alzandoti di soprassalto dal letto, e niente, è troppo tardi, te ne stai lì in mutande e se hai un compagno o una compagna ti becchi anche gli insulti perché lo/ la hai svegliato a meno che non dormi da solo in tal caso avrai svegliato mamma, nonna, conquilina, cane, gatto, amica, vicino/a, compagno/a occasionale nascosto sotto il letto etc..
Come scegliere la tua meta di viaggio con il cuore
Ma state tranquilli, non abbiate paura. Ho inventato un metodo per eliminare definitivamente i pensieri calabroni dal cervello.
Con me ha funzionato. Ho guardato intensamente lo spazio nero che si vede quando teniamo le palpebre chiuse, spazio che gli psicologi dedicano all’anima e ho fatto finta fosse uno schermo del computer vuoto.
Mi sono detta, non vale la pena sentire tutti quei pensieri calabroni perché non portano davvero a niente.
Ho fatto finta di avere quello spazio vuoto per me e ho detto: – Che ci metto?
Ecco che per magia sono comparsi: uccellini che volavano nel cielo cinguettando, il rumore delle campane di un campanile, il tepore del sole sulla pelle, la musica di un’autoradio in lontananza, l’odore di mare, il verso dei gabbiani, il profumo di lenzuola pulite, i balconi blu.
Ho fatto il mio luogo, ho visto il mio viaggio con il cuore, il mio rimedio ai pensieri calabroni e a tutto quello che non va. Non serve spostarsi di poco o di molto, l’importante è usare il cuore per sapere dove andare.
Puoi vedere tutto quello che ti piace,tutto quello che senti, così ti colleghi con la tua parte più profonda ed è così che puoi iniziare il tuo viaggio.
Non devi vedere per forza quello che ho visto io. Sii libero. Osa. Pulisci la mente e vola.
Quale antico segreto lega la tua anima al tuo cuore?
Quale volto caro, quale ricordo nostalgico, malinconico o piacevole ti lega a quel posto che hai visualizzato?
Ognuno di noi in gran segreto lo sa, ma è il filo della vita che fa il cuore, come un baco da seta fila nel suo bozzolo in silenzio in modo che, se lo ascoltiamo senza badare al caos di cose inutili, possiamo trasformarci in farfalle e librarci con le nostre ali su prati di felicità.
Viaggiare non è un vezzo, un hobby da gente consumista, viaggiare è imprescindibilmente legato alla nostra anima. Ci muoviamo sul sentiero piastrellato dei ricordi e delle emozioni del nostro cuore.
Da lì dobbiamo ripartire, da dove il filo si è interrotto, da dove ci siamo persi e ci siamo fatti attaccare dagli antipatici pensieri calabrone.
Ci siamo smarriti in un mare di preoccupazioni, galleggiando soli su un piccolo pezzo di ghiaccio digitale, smarriti, disillusi.
Viaggiare? Ora non si può, dicono. Meglio aspettare. Almeno questo ci hanno detto negli ultimi anni.
Ma non possiamo impedire alla nostra mente di volare come farfalla può volare seguendo il baco da seta-cuore ogni volta che ha bisogna di andare in un bel posto e intanto il sogno si è materializzato nella nostra mente con un po’ di coraggio, con il tempo che ci vorrà: lo raggiungeremo.
Spero che questi miei pensieri vi abbiano aiutato a pensare alla vostra prossima meta.
Buon viaggio amici appassionati.
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ATTENZIONE: GUARDA IL VIDEO QUI SOTTO SOLO DOPO AVER VISUALIZZATO IL TUO VIAGGIO O SE PROPRIO NON VEDI NULLA. ATTENTO PERO’ POTREBBE CONDIZIONARE LA TUA FANTASIA!!!
Un sogno meraviglioso che nel tempo puo’e deve avverarsi. Aiuta a credere in sé stessi e vivere con la convinzione che se lo si vuole nulla e’ impossibile…una lettrice che cammina presso il lago di Barcis inseguendo e coltivando i suoi sogni. Grazie Paola
Grazie lettrice che cammina. Possano i tuoi sogni avverarsi❤
Un viaggio dentro se’,assaporando una scoperta emozionante che ti porta a cercare luoghi magici.Grazie.
Grazie a te fedele lettore
È proprio vero ciò che dici dei pensieri calabroni. Anch’io dico al mio cervello :”stop. Reset. Devo pensare a qualcosa di piacevole, di rilassante e…. funziona. ” Ottimo consiglio per chi ne è afflitto. Brava Paola.
Alle volte bisogna avere il coraggio di andare oltre e vedere la felicità!!! Sennò che vita è!!
È difficile pensare di non poter muoversi in libertà. La mia voglia di viaggio non si ferma..la paura di rimanere bloccata x la 2’ volta mi frena x alcune mete sconosciute o pericolose. Non credo di riuscire a frenare il mio calabrone ….buon viaggio a tutti…
Non demordere cara Graziella il potere del cuore e della passione sono illimitati, certo bisogna essere prudenti ma noi viaggiatori siamo forti e non disperiamo. Un abbraccio,buona fortuna e che il calabrone nefasto se ne vada!