Bentornati viaggiatori di passioni,
oggi ritorniamo in Basilicata e vi parliamo di cosa vedere a Nova Siri: un borgo insolito.
Lo abbiamo scoperto grazie all’ entusiasmante Educational Tour organizzato organizzato da – Europe go e dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata e da GalStart 2020– che ringraziamo per l’ottima organizzazione.
Vogliamo raccontarvi di Nova Siri, questo borgo insolito della Basilicata perché non si sente parlare spesso di posti come questo, meno conosciuti ma molto affascinanti perché pieni di storia, leggende, magie e umanità.
Allora allacciatevi le cinture perché vi spieghiamo cosa vedere a Nova Siri. Andremo così, alla scoperta di questo borgo insolito e dei suoi dintorni.
Questa meta è proprio un viaggio di passioni perché unisce benessere, poesia, storia e tanto tanto altro ancora.
VI spieghiamo perché. Pronti?
Basilicata cosa vedere a Nova Siri
Nova Siri è un borgo insolito della Basilicata che si trova non molto lontano dal mar Ionio vicino alla Calabria.
Il comune si divide in Nova Siri Marina e Nova Siri paese. Nova Siri Marina è di sicuro molto conosciuta, vanta un mare bellissimo e una spiaggia lunga. Una meta di mare ideale per il rilassamento e per bagni tranquilli. Nova Siri è stata infatti bandiera blu per tre anni consecutivi. Un posto di mare, per gli appassionati come noi, davvero da esplorare.
Ma se lo sceglierete come meta per le vostre vacanze non dimenticatevi di visitare il paese e le perle naturali uniche e nascoste li vicino. Noi infatti vi vogliamo far scoprire questo borgo insolito della Basilicata.
Noi abbiamo visitato il paese e la natura circostante a 10 km dal mare. Ne siamo usciti davvero stupiti.
Un po’ di storia
Siri è stata in passato un’antica colonia della Magna Grecia sullo Ionio anche se è durata di meno rispetto alle altre colonie di quel periodo storico. Tracce di questo passato si è conservato a Nova Siri Marina. Qui infatti in località Cigno dei Vagni, si trovano i resti delle antiche terme romane e della villa imperiale e si possono visitare.
Il paese di Nova Siri, chiamato Bollita, era in epoca romana chiamato Castrum Bolletum usato come fortilizio e poi in epoca bizantina trasformato in castello.
Nel medioevo Bollita si trasformò in feudo e con l’arrivo degli spagnoli passò a Pedro Sandoval de Castro, un capitano d’armi di Ferdinando il Cattolico. Ma qui viene il bello della storia di questo paese, il figlio di Pedro si chiamava Diego Sandoval de Castro ed era un poeta. Diego conobbe la poetessa Isabella Morra di Valsinni, con la quale scambiò alcune lettere epistolari. Isabella viveva a Valsinni rinchiusa nel suo castello, controllata dai fratelli, quando, questi scoprirono la sua corrispondenza epistolare con Diego Sandoval de Castro, li uccisero entrambi. I fratelli di Isabella Morra furono ricercati in tutto il regno delle due SIcilie, ci sono testimonianze storiche che lo provano, ma non furono mai ritrovati.
Cosa vedere a Nova Siri: un borgo insolito della Basilicata
Il paese è situato su un colle ed era protetto da porte ancora visibili, appena fuori le porte sono ancora presenti le vecchie residenze di famiglie nominate a proteggere il paese e di avvertire i cavalieri che lo proteggevano della presenza di banditi e predoni. Vi consigliamo di passeggiare per le vie e di immortale il paesaggio con scatti magnifici del paesaggio circostante e del mar Ionio ben visibile.
Alcuni scorci del borgo sono davvero caratteristici, conservano in parte il passaggio del tempo, pare in qualche modo che il tempo si sia fermato. Grappoli di gente si radunano vicino al bar centrale, mentre qualche gatto randagio percorre le vie. I peperoni cruschi, ottima delizia lucana, di cui vi parleremo nei prossimi articoli, pendono silenziosi dalle terrazze e conferiscono al tutto un tocco suggestivo, particolare e caratteristico.
Vediamo cosa visitare a Nova Siri, i luoghi maggiormente caratteristici.
Il castello di DIego Sandoval de Castro
Da Piazza Pebliscito è possibile raggiungere il castello del poeta Diego Sandoval de Castro, non è visitabile all’interno, ma da fuori è ancora presente una torre del castello. Il castello si trova proprio alla sommità del colle e da qui si ha un panorama stupendo sulla marina jonica fino a Taranto.
Risalendo il paese si capisce come tutto è stato costruito e progettato per proteggere la dimora del feudatario, mentre, in lontananza, lo scorcio sul mar Ionio rende tutto unico e indimenticabile.
Dopo il poeta si sono susseguiti numerosi feudatari, l’ultimo è stato il duca Francesco Crivelli ricordato da una lapide di marmo che si può trovare a destra del portale.
Per raggiungerlo si passa anche per una via famosa in paese perchè ricorda molto un rione di Napoli con i panni stesi.
La chiesa di Santa Maria Assunta
Nel rione Porticella si può visitare la chiesa di Santa Maria Assunta. Nella chiesa si può trovare l’altare maggiore in marmo chiaro del 1730. Dietro ad esso il coro in legno del 1735 è molto pregiato perchè intarsiato e quindi una bella e rara opera di falegnameria degli artisti lagonegresi. Sotto al coro i resti visibili dell’antica chiesa. La particolarità di questa chiesa è che è stata ricostruita sulle macerie della vecchia. Se la ammirate da sotto il paese vedete proprio come è elevata sul colle.
Abbiamo trovato molto originali e particolari le statue della chiesa, il Cristo sofferente adagiato su un altare laterale e tante altre ancora. Il campanile è stato rifatto nel 1866 perché è crollato dopo il sisma del 1857.
Un altro restauro importante dell’edificio è ricordato da una lapide del 1816 da Giampietri un prefetto di polizia borbonico deceduto durante la rivoluzione napoletana del 1821.
Questo edificio sacro rappresenta la storia del paese durante gli anni, è un ponte d’umanità e di storia che unisce il passato al presente, simbolo costante del cambiamento degli uomini. Da non perdere.
Il museo Multimediale della Basilicata
Il museo è gratuito e visitabile nell’ex edificio scolastico di San Rocco in Centro. Potrete consultare una libreria digitale, visionaria foto e oggetti della cultura popolare. Il museo fa vivere un’intera esperienza digitale e tramite filmati, foto etc.. documenta la vita di un tempo nel paese. Il museo inoltre può ospitare mostre, visite guidate, laboratori didattici, un’officina creativa. eventi e residenze artistiche.
Ci ha colpito particolarmente questo museo per il fatto che è tutto digitale e accessibile con estrema facilità. Si può restare in piedi e sfogliare comodamente tutta una serie di reperti in formato digitale e comprendere maggiormente la storia del luogo. La vita dei cittadini di Nova Siri è stupendamente immortalata anche nelle foto di matrimonio che rappresentano le tradizioni, gli usi e i costumi di un antica cultura del territorio.
Bello quando l’uomo decide di conservarla tra le memorie di un museo, per non dimenticare ciò che è stato, per dare maggiore senso al presente, per costruire un futuro migliore.
Cosa vedere nei dintorni di Nova Siri
A Nova Siri l’uomo si unisce con la natura, mare e monti si susseguono nel panorama. L’erba arsa e giallastra dei campi forma tanti allegri spicchi di sole dorati, mentre sereno e calmo all’orizzonte ci accompagna il mare e la sua energia terapeutica.
Se scegliete di visitare Nova Siri questo borgo insolito della Basilicata, non potete perdervi, la meravigliosa natura circostante che implode fiera attorno al paese. Per questo vi segnaliamo due perle naturali nascoste della Basilicata che abbiamo visitato in questa zona e di cui ci siamo davvero meravigliati e stupiti.
La cascate di Zagaria
Scendendo dal paese di Nova Siri potete trovare un antico sito d’epoca romana arricchito dalla presenza di una cascata.
La natura che circonda la cascata toglie il fiato, potete incontrare dei meravigliosi oleandri che vi inebrieranno i sensi con il loro profumo e il loro colore mentre delle colorate libellule vi voleranno vicino. Dopo aver percorso un piccolo sentiero tra la natura incontrerete la cascata di Zagaria che scorre lungo il canale Toccacielo.
Vi consigliamo di fermarvi per godervi la natura e fare anche qualche scatto. Vicino alla cascata si trovano un antico acquedotto e una fontana d’epoca romana. L’acqua della fontana è potabile ma i rubinetti sono un po’ bassi quindi vi consigliamo di munirvi di borraccia. In passato qui i popolani riempivano i secchi d’acqua e risalivano una scala che portava in paese, in questo modo potevano lavare la biancheria.
Le vasche termali di Sant’Alessio
Proseguendo la strada dalle cascate, la campagna vi circonderà completamente e vi esalterà i sensi con i suoi profumi, i suoi aromi e i colori della terra. Vi faranno compagnia, alberi di fichi e di peri lungo la strada e tutto saprà di naturalezza, incanto, amore per la vita. Vi consigliamo di lasciare la macchina un po’ prima delle vasche termali e proseguire la strada a piedi perchè è una camminata davvero piacevole.
Le vasche termali di Sant’ Alessio sono di origine romana e sono piene di acqua termale e sono ancora in funzione. Abbiamo immerso i piedi, ma si può tranquillamente anche farsi il bagno. Sono delle terme libere gratuite, l’acqua è termale e curativa. Le nostre gambe ve lo possono confermare, ne sono uscite rigenerate!
Una curiosità legata alla vasche termali
In antichità queste terme sorgevano vicino a un monastero benedettino e proprio questo ha dato vita ad una leggenda pazzesca. Si narra infatti che un monaco di questo monastero si era innamorato e quindi aveva consumato con una monaca. Questo al tempo era considerato un peccato capitale e punito con la decapitazione. Così fu. La leggenda dice che se si ripete a voce alta più volte “Il monaco e la monaca” l’acqua sorgiva delle terme aumenta le sue bolle. Questo perchè lo spirito del monaco si ribella alla sua ingiusta pena. Ebbene amici, noi lo abbiamo provato ed era vero! Le bolle aumentavano parecchio.
Vi lascio scegliere a voi quale sia il motivo!
Vi garantisco queste terme libere piene di leggende e acqua curativa sono state una sorpresa piacevolissima!
Il santuario della Madonna della Sulla
E’ una cappella campestre del 1600, si trova fuori dal paese. Ci vivevano a quel tempo dieci parroci e diaconi durante l’estate. La sulla è un erba curativa, commestibile che veniva usata anche per foraggiare gli animali. Nella cultura contadina popolare lucana questa erba medicamentosa era come “divina”.
Abbiamo scelto di nominare questa cappella per farvi capire quanto era importante il legame con la natura, quasi da considerarsi sacro. In un prossimo articolo vi parleremo più dettagliatamente di questo aspetto se avete intenzione di visitare la Basilicata e capirla con il cuore non potete perdervi le sue tradizioni popolari.
Nova Siri con le emozioni
Nova Siri siamo noi quando amiamo il mondo così com’è. la sua umanità, la sua storia. Lo amiamo nonostante le sue contraddizioni e i suoi difetti mentre la natura rimane silenziosa vicino a noi rincuorandoci per tutto il viaggio. A Nova Siri l’umanità esce dai suoi abitanti, impossibile non innamorarsi e non conoscere le persone più famose del paese come Zio Pè: un allegro nonnino che balla ad ogni festa paesana nonostante abbia quasi 100 anni.
Perchè vedete, la genuinità e la passione per la vita ci fanno vivere più a lungo come dimostra Zio Pè!
Allora non perdetevi questo borgo la sua storia passionale di poeti antichi, le sue cascate, le sue terme libere e poco conosciute vi inebrieranno l’anima oltre al mare.
Non pare anche a voi che sia una meta perfetta per un viaggio di passioni?
Vogliamo infine ringraziare il sig. Carmine Stigliano, presidente della Pro Loco che ci ha guidato sapientemente nella visita del paese. Vi lasciamo qui la pagina facebook della Pro Loco perchè organizza sempre eventi e, se vi trovate da quelle parti è davvero un peccato perderli.
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