Carissimi viaggiatori di Passioni,
dopo la fortunata intervista a Giulia Lamarca qui che ci ha fatto vincere il secondo posto nel concorso Best Travel Post del sito Travel365, oggi tocca a una coppia di sorelle davvero speciali.
Voglio raccontarvi la storia di Alessia e Sara due sorelle davvero uniche e speciali che si occupano di Turismo accessibile: ecco qui l’ intervista a Ruote libere on the road
Nasce così il loro portale che si impegna a mappare tutti i luoghi accessibili in Italia e il loro blog che sta diventando un punto di riferimento per le persone in carrozzina con disabilità motoria.
Ora che vi ho spiegato chi sono non perdiamo tempo
Turismo accessibile: intervista a Ruote libere on the road
Ciao Sara ed Alessia, mi piace davvero tanto il vostro lavoro, l’idea di mappare tutti i luoghi del Veneto e poi passare alle regioni vicine è davvero utile per le persone con disabilità motoria che vogliono sentirsi libere di scegliere dove viaggiare e non vogliono rinunciare al viaggio.
Inoltre Viaggi di Passioni vi sostiene anche nella vostra missione di sfatare tanti luoghi comuni legati alla disabilità, come ad esempio che le mete per disabili sono solo per loro, e far capire che una persona con disabilità motoria è esattamente una persona con ausilio come tante.
La vostra opera di inclusione e di aumentare la mappatura delle strutture accessibili in Italia è davvero un’opera che migliora la nostra società. Non perdiamo altro tempo procediamo con le domande:
- Come è nato il vostro progetto?
L’idea di Ruote Libere é nata da una vacanza in Toscana nel 2016 durante la quale abbiamo riscontrato non poche difficoltà ad accedere ai vari luoghi culturali.
Le difficoltà erano dovute ad una imprescindibile necessità di Alessia: la sedia a ruote.
In alcuni luoghi Alessia ha potuto effettuare una sola parte di percorso, in molti altri per lei non vi era neppure la possibilità di accedere, in quanto erano presenti barriere architettoniche e nessun ausilio!
In seguito a quest’esperienza Sara nel 2018 ha realizzato la sua tesi di laurea e dal 2020 abbiamo iniziato a trasformarla in realtà.
- Sara quale è stata la tua tesi e per quale facoltà? In che modo ti ha aiutato a fare questo progetto?
Mentre frequentavo il corso Progettazione e Gestione del Turismo Culturale all’Università degli Studi di Padova lavoravo presso l’associazione Il Puzzle della Vita. Quando è stato il momento della tesi di laurea il mio scopo era quello di non sprecare tempo ma anzi ottimizzarlo e redigere un qualcosa che mi potesse essere utile in futuro.
Per cui ho proposto alla mia professoressa di Economia, specializzata in ambito Social Media Marketing, la mia idea di tesi “La promozione del turismo accessibile attraverso il Social Media Marketing – Il caso studio della Pedemontana Veneta per disabili motori”,
- Qual è la vostra mission? che obiettivo volete raggiungere?
la nostra mission é mappare quanti più luoghi culturali possibili, iniziando dal Veneto, per scoprirne l’accessibilità in sedia a ruote.
Il nostro obiettivo è permettere alle persone con disabilità di scegliere in autonomia quale luogo visitare evitando brutte sorprese arrivando lì o senza sentirsi dire te non puoi entrare non è accessibile.
Abbiamo un portale dove inseriamo schematicamente le informazioni accessibili dei luoghi e un blog in cui raccontiamo le nostre esperienze culturali per dare la possibilità a tutti di sapere anticipatamente quanto un luogo sia accessibile per organizzare con maggior consapevolezza e tranquillità la propria esperienza culturale.
- Alessia cosa vorresti dire a tutti quei ragazzi con le ruote che non possono andare dove vogliono perchè il posto non è accessibile?
Gli direi di non scoraggiarsi e di non arrendersi e che bisogna lottare per ottenere qualcosa.
Più siamo e più possiamo portare un cambiamento nella società.
- Quali sono secondo voi i falsi miti e gli stereotipi sulla disabilità?
Purtroppo ce ne sono moltissimi a partire da quando le persone mi considerano sempre una bambina e mi arruffano i capelli perché gli faccio tenerezza. Oppure quando parlano rivolti a mia sorella e non a me o si appoggiano alla mia carrozzina senza conoscermi. Vorrei solo dire basta, trattatemi come qualsiasi altra persona, ho qualche difficoltà in più di voi ma non sono un aliena. Forse quelle persone che ti fanno sentire uno stupido non concepiscono che sei come loro o anche migliore di loro.
- Vi definite viaggiatrici di passioni? Perchè?
Ci definiamo viaggiatrici di passioni perché crediamo che la cultura debba essere garantita a tutti senza limitazioni e discriminazioni. Per questo ci impegniamo a cercare e testare luoghi che possano essere accessibili anche a chi è in carrozzina e che tutti possano essere liberi di spostarsi dove vogliono. Amiamo la nostra Terra e vorremmo che molti la scoprissero.
- Raccontateci un viaggio molto curioso in una città accessibile
Il nostro ultimo weekend a Riva del Garda. Siamo andate lì per testare le bici per tutti di Remoove.
Abbiamo soggiornato al Residence Trieste, residence che presenta 1 appartamento totalmente accessibile. La città di Riva del Garda l’abbiamo trovata fruibile e la sua pavimentazione non aveva particolari disconnessioni. Presentava delle lievi salite superabili facilmente. È stato un viaggio molto bello perché io e Alessia abbiamo fatto un’esperienza per noi insolita: un tour in bici pedalando fianco a fianco, ridendo e scherzando. Abbiamo così visitato le sponde Trentine del Lago di Garda in bici partendo da Riva del Garda, passando per Arco e i suoi mercatini di Natale, Torbole, il porto di San Giorgio, per finire con la visita culturale a Riva del Garda.
- Qual è stata una meta poco accessibile per voi?
La meta meno accessibile in assoluto è stata Arquà Petrarca, che è stato anche il nostro primo viaggio in camper. La visita al borgo non è stata per nulla semplice, per fortuna è venuto con noi Alberto, il moroso di Sara, che mi ha spinta su per tutte le ripide salite. Ad Arqua Petrarca non abbiamo potuto visitare nulla, nemmeno la casa del famoso poeta.
- Cosa vi fa più ridere e divertire nei vostri viaggi?
Cerchiamo di prendere con filosofia ogni difficoltà e ce la ridiamo di gusto quando ci imbattiamo in un ostacolo che supereremo con un briciolo di fantasia. Una volta a Bassano ci è successo che per entrare in ristorante dovevamo affrontare una salitona e Sara e Francesca faticavano a spingermi su. Tra fatica e risate siamo arrivate all’ingresso e siamo entrate. Finito il pranzo usciamo e ci ritroviamo il camion delle lattine che aveva parcheggiato proprio sulla rampa, per fortuna che passavano due signori che mi hanno dato una mano alzandomi con la carrozzina a scendere le scale.
- Sara cosa vorresti dire e che messaggio vorresti trasmettere con il vostro blog a tutti i familiari di persone con disabilità motoria?
Sono onesta, Quando ero alle elementari io mi vergognavo di avere una sorella con disabilità, non lo dicevo a nessuno. Poi crescendo ho capito che io sono io, lei è lei, ma siamo entrambi persone normali con difficoltà più o meno evidenti. Ho capito che Alessia non era un peso o un qualcosa di cui vergognarsi ma una risorsa per riuscire a vedere il mondo con occhi diversi, riuscire a sviluppare quell’empatia con le persone, non giudicare nessuno ma prima capire quello che stanno vivendo e provando.
Sappiamo benissimo che organizzare un viaggio anche per una persona con disabilità é un po’ più complesso. Fidatevi lo sforzo varrà la gioia che vedrete negli occhi dei vostri cari e quella sensazione di normalità che tanto si bramano e bramiamo.
Il viaggio unisce, il viaggio permette di condividere ed entrare in contatto con l’altra persona in maniera più profonda.
- Qual è la città veneta più accessibile?
Tra le città visitate quella che sentiamo di indicare come la più accessibile è Cittadella.
Questo perché quando, prima della visita abbiamo sentito l’ufficio turistico, ci ha fornito delle info dettagliate sull’accessibilità della città.
- Casi d’eccellenza veneta che ci sentiamo di segnalare:
- La whistlist delle prossime 3 città venete che volete visitare?
Sei anche tu un viaggiatore resiliente e vuoi raccontarci la tua storia e come affronti la tua disabilità o la tua malattia invalidante viaggiando lo stesso?
Hai una disabilità fisica e sei in siede a ruote come Alessia? Vuoi segnalarci posti più o meno inclusivi?
Manda una mail a viaggidipassioni4@gmail.com saremo davvero lieti di risponderti e di coinvolgerti nella nostra rubrica dedicata alle interviste.
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Sorelle fantastiche con un’idea eccellente. Penso che per una persona disabile, arrivare in una località per vedere questo e quello e non poterlo fare, deve essere una delusione e mortificazione inimmaginabile. La mappatura delle località fatta da Alessia e Sara semplifichera’ la vita a molti.